Arnicamontana scrive:
Guglielmo...ci ho pensato e, se di malinconia parliamo, ho concluso che non uso antidoti. La lascio scorrere la malinconia, fa parte di me e non mi disturba (al massimo può disturbare gli altri!).
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Questo metodo ampia le possibilità previste dal mio piccolo prontuario di antidoti contro la malinconia. Arnicamontana propone la "non cura" della malattia che presuppone "fatalità" per il suo manifestarsi e "fiducia" nella propria resistenza fisica. Anzi direi che questo atteggiamento è di vera e propria negazione della malattia: la malinconia non è una malattia perché sta dentro la nostra natura, è un fatto costitutivo della nostra vita. Come potrebbe disturbarci?
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Guglielmo, mi preme una precisazione: mi sembra che si parli di malinconia e depressione allo stesso modo. Sia l'intervento di Rom che il tuo richiamo al post di Marina si riferiscono alla depressione, io ho preso per buono il tuo titolo e ho parlato solo di malinconia. Essendo due stati, anche a grandi linee, differenti mi chiedo se non si rischia di fare confusione...Con attenzione, Arnica
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