Un vecchio proverbio lombardo dice "da fiö sa nòs e da fiö sa mór" (si nasce e si muore bambini). Devo dire che la saggezza popolare semplifica troppo: il tornar bambini da vecchi non è regredire, non è ritrovarsi con i bisogni essenziali, primordiali , del vivere propri dei bambini. I vecchi ridiventano bambini fisicamente perché devono rinunciare (con grande imbarazzo e riluttanza) alla loro autonomia, ma hanno nella loro testa tutta una vita e non possono tornar bambini con quella. La mente li porta altrove, lontano, ben al di là delle loro possibilità mortificate di movimento.
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sono d'accordo con te non si muore bambibni... si muore soli. assistere alla "agonia" di una persona vecchia che aspetta di morire, senza la ben che minima possibilità di autonomia e di autodeterminazione non rimanda certo alla vitalità dei bambini.
RispondiEliminaciao simona
non so..tu dici che "La mente li porta altrove, lontano, ben al di là delle loro possibilità mortificate di movimento." beh..spesso anche i bambini sono in un "Altrove" dove il mondo degli adulti non può (fortunatamente) raggiungerli!
RispondiEliminaForse i vecchi non tornano esattamente bambini (posto che ci sono bambini e bambini e vecchi e vecchi), ma una volta liberati dal vivere frenetico della civiltà dell'homo faber..beh si dovrebbe riacquistare la visione o la percezione del mondo diversa, forse più simile a quella di un bambino..e tornare all'homo ludens quello finalmente in grado di liberarsi dai vincoli imposti dai ruoli sociali e familiari....ritrovare il bambino in se che si è perso!!
Ma la domanda sorge spontanea: Quando si diventa vecchi?
Cosa determina la vecchiaia, la difficoltà nei movimenti e le malattia degenerative? oh ci sono "giovani" che hanno medesimi problemi di autonomia fisica!!! Allora è solo una questione di testa?
Si Simona chi diventa vecchio, molto vecchio, ha in testa questo ritornello di essere rimasto "solo": sono morte le persone più care, gli amici e se sente di navigare verso una meta sconosciuta.
RispondiEliminaQuando si diventa vecchi , chiedi Janas... chi lo sa ? E' una percezione comunque soggettiva ed è vero ci si può sentire vecchi anche "da giovani" e buona parte di questa sensazione è legata alle condizioni fisiche, non c'è dubbio. Rilevavo solo che la mente, in alcuni vecchi (vecchi-vecchi o vecchi-giovani) è molto meno "vecchia" del corpo (almeno in alcuni) e questo crea qualche problema di sincronia...
Il bambini accumula conoscenze, il vecchio ne ha da vendere, ma non ha (spesso) i mezzi per fare più nulla...Certo in una società dell'uomo-faber (come la chiami) è un "disadattato" ed aggiungo "per fortuna". Occorrerebbe ragionarci su bene perché è un grande tema del futuro...
Concordo pienamente con quello che dici. Purtroppo i vecchi vengono però trattati da "bambini" o da "nonnini" e gli togliamo ogni dignità
RispondiEliminaCiao
Giulia
Ho stato leggendo un libro che è sul questo tema. Non so si chè una traduzione itliana, ma è veramente interessante. Se chiama "tuesday with morrie". Non posso dire che me afascinato, ma hai cose profondi sul piano della vechiezza.
RispondiEliminaSaluti!
P.S.
http://en.wikipedia.org/wiki/Tuesdays_with_Morrie
(Perdón por mi italiano)
Caro Odradek, penso che ne il libro ne il film siano arrivati in Italia (ma posso sbagliarmi) ... non è argomento da botteghino -:(((
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