Stimolato da un pensiero di Giulia sull' "abbassare i muri della solitudine", sgomitolo qualche parola ...
E' un limite invalicabile, è la chiave che andiamo cercando di cui parla Borges in una delle sue ultime poesie [citata su questo blog altre volte]:
Significativo che la sua conclusione sia parallela a quella di Dante nel Paradiso: l'immagine dell' Indicibile, del totalmente Altro e del Nulla (come lo chiamerebbe Turoldo) che andiamo cercando, è il riflesso di sé stessi (dopo aver "scordato" tutto)...
...
Posso infine scordare. Giungo al centro,
alla chiave, all'algebra,
al mio specchio.
Presto saprò chi sono.
(Elogio dell'ombra)
è proprio così, solo che Borges e Dante lo esprimono divinamente...
RispondiEliminaciao simona
x Simona. Si le mie sono paroline messe insieme per dei pensierini... -:)
RispondiEliminaMi piace molto ciò che hai citato e scritto. Chissà davvero se sapremo mai chi siamo...
RispondiEliminaUn caro saluto
Giulia