domenica 23 gennaio 2011

Vita senza la morte

Ascolto per radio l'omelia del parroco del mio paese che annuncia da Giornata della vita del prossimo 5/2. Il simbolo di questa giornata e' l'ennesima
donna morta per aver voluto mettere al mondo un figlio e che per questo gesto viene proposta per la beatificazione...
Ora non giudico nessuno, ma mi chiedo perche' si debba rimanere inchiodati al "partorirai con dolore" meglio con morte.


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7 commenti:

  1. Gradire poi sapere quanto bene, felice e sereno è cresciuto quel figlio. Ché io a vivere senza mia madre, che è morta poco dopo la mia nascita per una malattia incurabile, non sono venuta su tanto allegra - figuriamoci se fosse addirittura morta per sua scelta pur di dare la vita a me: avrei passato il tempo della mia esistenza ad aspettare di morire per andare su a prenderla a botte di persona, con quello che ho poi vissuto senza una figura femminile cui appoggiarmi nell'infanzia e nell'adolescenza. Questa squallida propaganda si riempie la bocca di grandi principi teorici, ma poi la vita reale delle persone è un'altra - e in quella le lascia comunque sole, e prive di spiegazioni accettabili...

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  2. Scusami, davanti a certe notizie la mia natura divina volge al rancore e alla vendetta (tipico di dee prepotenti, lo riconosco).

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  3. Mah, dicono si tratti di amore estremo quello di donare la propria vita per un figlio. Io rifletto sul commento amaro di Minerva e comprendo anche la difficoltà delle conseguenze.

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  4. ma tutta la nostra morale cattolica è fondata su questo: il sacrificio.
    morire, ed in più sensi direi, in nome di un bene maggiore.
    quale sia questo bene maggiore io ancora non l'ho capito, ma so di essere un po' "gnucca" a questo proposito :-)

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  5. perché la morale cattolica inchioda la donna al ruolo di incubatrice sociale, costi quel che costi.

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  6. x Minerva.L'assenza di una madre si esprime (purtroppo) in tanti modi anche con il silenzio e l'incomprensione. Ne so qualcosa anch'io...

    x Tutti. Ripeto che non discuto le scelte individuali. Tutte però. Altrimenti non farei che tirare l'acqua al mio mulino come fanno certi preti...

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