(Canto 359 vv. 67 e segg.)
I' piango; et ella il volto
co le sue man' m'asciuga, et poi sospira
dolcemente, et s'adira
con parole che i sassi romper ponno:
et dopo questo si parte ella, e 'l sonno.
(XIV secolo)
Quando il soave mio fido conforto
Quando il soave mio fido conforto
bella davvero interpretazione notevole. Ciao Guglielmo. Grazie della viisita
RispondiEliminauna dolce giornata
a presto
Maurizio
avrei perso questa "chicca" se non l'avessi postata! Davvero un'interpretazione intensa dei versi di Petrarca! Mi fai fare un salto nel passato, ai tempi universitari, quando passavo ore a leggere versi e opere dei nostri grandi poeti...
RispondiEliminaMaurizio sai che sei sempre il benvenuto qui -:)))
RispondiEliminax TuristadiMestiere. In effetti l'avevo persa anch'io questa cosa a l'Infedele, ma per fortuna che c'è youtube -:)))