Ci sono libri ai quali siamo predestinati. Non trovo altra spiegazione.
Annoto su un pezzo di carta il titolo di un libro segnalato da una intervista su RAI Radio3. L'argomento è di quelli che mi appassionano e l'intervista attizza la mia curiosità. Inutile dire che la libreria ben fornita più vicina al mio paesello è a circa 25 chilometri. Questa è l'Italia dei libri: uno sconfinato deserto nel quale a molta distanza puoi raggiungere un'oasi. C'è sempre la vendita on-line, ma anche quella se non hai una certa soglia di spesa, è gravata da spese di spedizione incomprensibili.
Approfitto di un giro a Milano nel WE per fare un salto da Feltrinelli e, con mio sommo disappunto, quando arrivo a destinazione scopro che il famoso bigliettino con il mio appunto non c'è più nella tasca. Non potendo fare affidamento sulla mia memoria che è notoriamente corta, prendo a vagare per le decine di scaffalature sperando di avere una illuminazione. Mi dirigo nella parte della libreria dove sono esposti libro di filosofia, psicologia , antropologia e simili e, sempre più ubriacato dalla quantità spropositata di libri stoccati in questo supermercato di parole, assumo sempre più un'aria sconsolata. Non mi è di aiuto una breve consultazione con la commessa (trattasi non di bibliotecario, ma di una generica commessa) alla quale chiedo se i libri sono divisi per casa editrice oltre che per autore. Un improvviso lampo cerebrale mi ha fatto ricordare che l'edizione di quel libro è Bollati-Boringhieri.
Torno a girare per gli scaffali dirigendomi sulle "novità" e scorro i titoli con le variopinte copertine che attirano l'occhio del consumatore di libri.
Ma ecco il miracolo, tanto più sorprendente quanto inatteso: il libro è lì davanti a me con la sua copertina assolutamente anonima (non c'è una figura, non un fregio, non una fascetta colorata, nulla) e lo acchiappo al volo con un sorriso. Eccolo:
Per ragioni imperscrutabili la scannerizzazione della copertina ha fatto venire questo colore. L'originale è un bel arancio, ma anche questo viola si addice... |
P.S. Del libro parlerò poi...
Quanto mi piacciono i racconti del mistero ( clap, clap ).
RispondiEliminaA proposito della copertina, il motivo imperscrutabile è che ti manca inchiostro giallo nella stampante...
x Giacy. Rimane il mistero del giallo che non è in riserva -:)))
RispondiEliminaChe la tua stampante beva il rosso ( e poi , senza farsi vedere da te, lo annacqui? )? :-)))
RispondiEliminaFatto sta, che tutto da te è come nella casa di Pippi Calzelunghe... ( vedi voce pagine qui alla mia sinistra! )
C'era troppo ordine in quelle pagine... ha messo un po' di con-fusione -:)
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