Abbazia delle tre fontane (Roma) |
un poco, un anno, sei mesi, a tacere? Un silenzio totale, soffice, color del miele... Senza più né un romanzo, né un saggio, né un elzeviro, né una poesia, né un panfletto, un’intervista (né un post su un blog, ndr)...
Bensì, da un capo all’altro d’Italia, telefoni staccati, contratti disdetti, lettere inevase; strette di mano eluse, diti sul labbro, come in certe statue del Settecento lungo i viali d’un giardino granducale. E le giornate allora sarebbero improvvisamente vacanti, una panoplia di graziose e rosee domeniche, un grappolo di ore lietamente infeconde, da piluccare adagio, in pantofole, con la moglie o chi per lei, bricoleggiando con rnartello e chiodi o bruciando nella stufa, un sedicesimo dopo l’altro, i volumi omaggio accatastati sul pavimento...
Che ne dite? Se opzione zero ha da essere, perché non estenderla alle rotative? E allora su, facciamolo questo gesto: incappucciamo le stilografiche, disarmiamo Olivetti e Remington, dopo tanti corpo a corpo cruenti. E prendiamoci una stagione sabbatica, sperimentiamo per la prima volta nei secoli la Cassa Integrazione dell’Alfabeto.
da Gesualdo Bufalino, Cere perse, Firme per un silenzio
Pensierino. Si, il silenzio è soffice e color del miele...
P.S. Prossimo brano di Gesualdo Bufalino il 7/12
La classe di Bufalino...
RispondiEliminaBellissimo quel "confréres " iniziale.
La parola ha bisogno di vuoto intorno per risaltare ed avere un valore, vedi certa poesia del Novecento. Allo stesso modo un po' di silenzio, un silenzio forzato, potrebbe rendere più prezioso qualcosa che diamo per scontato.
Nel libro che sto leggendo, ( "Morte di uno scrittore" di Collins ), un autore teorizza un vuoto di una quindicina di pagine in un romanzo, quindici pagine bianche ed immagina di poter con quelle tenere in scacco il lettore.
Il silenzio è un ottimo compagno di pensiero...
RispondiEliminabuona domenica Guglielmo... sempre interessanti gli argomenti dei tuoi post...