lunedì 9 febbraio 2009

Non chiedetemi perché

Non chiedetemi perché, in un cd dimenticato, è venuta fuori questa vecchia foto che, ancora una volta, ha attirato la mia attenzione. Forse qualche motivo ci sarà e nemmeno tanto inconscio. Le immagini hanno questo potere di evocare qualcosa che sta dietro, qualcosa che non riusciamo ad esprimere compiutamente. Questa foto nasconde un giardino ed è stata l'ispirazione (a proposito di ispirazione) di un racconto che ho scritto qualche anno fa. Un giardino tutt'altro che misterioso di giorno che la notte si popola di presenze sconosciute. In quel giardino c'è un bambino e suo nonno ed il mondo sembra essere stato lasciato fuori. Ma non è così.


A questa immagine che comunque apre ad un micro-mondo di erbe e piante, di uccelli canterini e fiori colorati, ne accosto un'altra che ricorre nella mio inconscio (diciamo così) ed è quella di una porta o finestra di vecchio legno intaccato dal tempo e perentoriamente sbarrata. Dovrò un giorno scrivere di questa porta o finestra che sia e di ciò che non si vede dietro.
Non è detto che queste immagini possano ispirare altri e sarei curioso di sapere se hanno la stessa identica forza evocativa sui lettori (incauti) di questo blog.

2 commenti:

  1. quando fotografavo capitava anche a me di rimanere incantata di fronte a qualcosa, fatta la foto mi chiudevo in camera oscura pronta al miracolo ma appena la foto cominciava ad apparire sulla carta mi rendevo conto che mancava qualcosa, le tue foto mi hanno fatto ricordare quei pensieri, cosa mancava...perchè la magia che avevo avvertito si era persa, l'esposizione era corretta, la stampa ben fatta eppure il mio cuore non sobbalzava piu, provo a immaginare che sia il tempo, che l'istante in cui avevo visto quel qualcosa di magico sia irripetibile, come di fronte a uno psicanalista seguendo il filo dei pensieri qualcosa arriva come un illuminazione e mi sorprende, tutto diventa chiaro, poi lasciato lo studio tutto di nuovo si confonde, affonda nell'acqua
    quanto mi era piaciuta la foto con la scala che scendeva nell'acqua
    buona giornata guglielmo
    francesca2

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  2. la prima immagine mi incanta, mi piace tutto! l'edera che si intreccia, la centina in ferro battuto e soprattutto il paradiso che deve esserci oltre! La seconda foto mi angoscia perché esprime rifiuto e chiusura e penso che, sì, dovresti scriverci su...Un saluto

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