venerdì 13 febbraio 2009

Pubblicità negativa


Il Giudice di Milano ha emesso la sentenza che riguarda il tabaccaio che per reagire alla ennesima rapina ha estratto la pistola, inseguito i due rapinatori, ucciso uno e ferito l'altro. Il tabaccaio è stato condannato per "legittima difesa putativa in seguito ad un errore di percezione". Il fatto è avvento nel 2003 in una tabaccheria di Via Magenta a Milano.

Ora si può pensare come si vuole sulla "legittimità" dell'uso delle armi, ma personalmente non entrerò più in quel bar.

PS "Io non sono un tabaccaio (con la pistola)"

4 commenti:

  1. Mi piace molto questa tua presa di posizione. Penso che per fortuna ho ancora qualche euro in tasca e caffè, giornale e un pezzo di pizza me lo vado a prendere dove, se non la certezza, almeno un vago senso di rettitudine mi fa apprezzare il commerciante in questione.
    Luz

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  2. In linea di massima concorderei, ma ieri ho sentito il tabaccaio dire una cosa, secondo me buona:
    "Se tornassi indietro non porterei più con me la pistola, ma avevo già subito tre furti"
    Il discorso esprimeva una specie di pentimento (ed è già qualcosa),
    l'idea che occorre farsi giustizia da sè (cosa grave ma che non è solo colpa della gente comune...), e la constatazione che se hai un'arma a portata di mano la usi.
    Direi che questo tabaccaio alla fine non è peggiore di molti altri...
    g

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  3. Ho visto la faccia del tabaccaio e sentito le sue dichiarazioni, mi pareva un povero uomo anche n buona fede. Ho visto e sentito, purtroppo, anche le dichiarazioni del figlio che mi pareva un novello Salvini o Borghezio di turno...

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  4. una volta c'era l'eccesso di leggittima difesa.. adesso la stessa è punita in seguito ad un errore....ma che Italia è?

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