Pensierino. Un campo da gioco alla periferia di Novara, tra uno svincolo ed una rotonda autostradale. Un pubblico di non più di 20 persone (meno di quanti giocano in campo). Nemmeno i parenti più stretti (fidanzate o mogli, figli a carico, mamma) si preoccupano di andare a vedere questi gagliardi giovinotti che lottano come gladiatori e se le danno di santa ragione mettendo a rischio setto nasale e caviglie. In realtà è una battaglia contro l'incipiente pancetta a colpi di molto movimento. Si azzuffano dietro una palla dai rimbalzi imprevedibili ed escono quasi sempre con almeno una escoriazione ad un ginocchio o un occhio pesto. Eppure c'è ancora qualcosa di "romantico" in questo battaglia fisica e di squadra, un mondo lontano mille miglia dalla retorica vuota, parolaia, piena di luoghi comuni e incrollabili certezze [alla quale sempre più si attacca come una cozza la politica] che gira intorno al calcio.
P.S. per la cronaca la partita di SERIE C è finita con il seguente risultato: Amatori Novara 7 - Aosta 57
ricordo quando giocavo a pallavolo, in certe partite particolarmente sentite, quanto desiderassi oltrepassare la rete...e invece dovevo limitarmi a dire parolacce senza farmi sentire dall'arbitro e fare il dito senza farmi vedere, sempre dall'arbitro :)
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