Un secchio di plastica con dentro una scatola aperta di Dixan, VIM, Sole piatti, VIACAL, una confezione di pagliette per sfregare le pentole. Queste le poche cose raccolte da sotto il lavandino della cucina e che nessuno ha avuto il coraggio di buttare, per rispetto. Erano cose sue, anche quelle. Perché avrebbero dovuto farlo, un inutile spreco. Nessuno ha pensato ad un gesto scaramantico. Andremo avanti noi a finire quel detersivo. Francesca non c'è più per farlo. [Un incipit ?]
giovedì 29 aprile 2010
Le apparenze e un incipit (forse)
Non facciamoci ingannare dalle apparenze: vi sono casi in cui è il linguaggio figurato a parlare in senso letterale ed è il linguaggio astratto a parlare, inconsapevolmente, in senso figurato. (H. Bergson)
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Si te veco: me veco. Si mme vire: te vire. Si tu parle, c’è l’eco e chist’eco song’i. Si te muove: me movo. Si te sento: me sento. Si ...
Perchè no?
RispondiEliminaAnche quello che sembra una fine può essere un inizio.
Ci vorrebbe Tommaso Landolfi per continuare o un bravo "raccontatore" come te.
ginetta