sabato 3 aprile 2010

Il biancospino selvatico mi sembra indicato


Quando ho scoperto questo biancospino selvatico nascosto in una radura assolata sopra una lanca del Ticino di Bernate, ho pensato alle due piante che c'erano nel mio giardino da bambino ed al loro profumo un po' aspro. Dicono che i profumi facciano parte della memoria più profonda del nostro cervello, la più antica. Un lampo è passato e questo profumo si è confuso con quello di allora. 

3 commenti:

  1. Trovo bello persino il suo nome: "biancospino". Mi dà un'idea di fiabe, di antico, di campagna silenziosa e verde.
    Mi piace, s'è capito?

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  2. Il suo profumo è così evanescente che basta un po' di pioggia per farlo scomparire. Eppure se si ha la fortuna di assaporarlo è penetrante ed allo stesso tempo volatile, non si riesce a "fermare" se non nella memoria -:)

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  3. sì la potenza rievocativa di un profumo è assoluta.
    levissimo quello del biancospino, quando passavo sotto la stele Marconi (fiancheggiata allora da siepi di biancospino)scendevo apposta per sentirlo
    marina

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