martedì 4 ottobre 2011

Foto e realtà

Ho fatto delle foto agli ultimi fiori del giardino: rose rosse scarlatte, grandi margherite, rinsecchite ortensie e delicati fior di vetro. Le ho volute fare di grande risoluzione e qualità. Ed eccole qui sul computer : apro la cartella , sfoglio le immagini e... non mi trovo. L'immagine non è come l'ho immaginata. Eppure l'ho vista proprio così quella rosa, o forse no, non era così... E quella margherita? Neanche lei non era così. Ma come è possibile ?
Se "fotografiamo" un oggetto e dopo pochi istanti non lo riconosciamo più, cosa rimarrà degli impalpabili sentimenti ?  
Ecco alcune foto...



Per i sentimenti alla prossima...

8 commenti:

  1. A me succede con le montagne. Quando fotografo le montagne vorrei trasmettervi tutte le emozioni che provo in quel momento, ma immancabilmente rimango delusa appena vedo la foto: niente di quel che avrei voluto fosse! Che sia colpa della fotografa?

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  2. x Giacy. Gli applausi arrivano sempre a commedia finita (e non sempre), difficilissimo strapparli a "scena aperta"...-:)

    x Angelo azz. Se vogliamo cogliere tutto della montagna è forse come dici tu, le foto sembrano "impoverire" la realtà, ma se cogliamo i particolari , allora la montagna diventa ricca, complessa e nella complessità possiamo meglio nascondere la nostra pochezza -:)

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  3. O FORSE SIAMO GIA' CAMBIATI NOI?

    “E tu chi sei?” domandò il Bruco.
    Non era incoraggiante come inizio di una conversazione.
    Alice rispose, un po’ timidamente: “Io… a questo punto quasi non lo so più, signore…o meglio, so chi ero quando mi sono alzata stamane, ma da allora credo di essere cambiata parecchie volte”.

    Lewis Carrol, Alice nel paese delle meraviglie

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  4. eh Horror, qui mi porti nella mia terra preferita: "oltre lo specchio" -:)

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  5. allora sarà facile incontrarci in quelle terre, oltre lo specchio...

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  6. allora sarà facile incontrarci in quelle terre, oltre lo specchio...

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  7. Anche i fiori hann molto da dire--
    Ciao Guglielmo

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I commenti sono moderati per evitare sgradite sorprese.

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