mercoledì 3 giugno 2009
Cecilia Bartoli - "Al fonte, al prato" - Giulio Caccini
"Al fonte, al prato"
testo di Francesco Cini
Al fonte, al prato,
Al bosco, a l'ombra,
Al fresco fiato
Ch'il caldo sgombra,
Pastor correte;
Ciascun ch'a sete,
Ciascun ch'è stanco
Ripos' il fianco.
Fugga la noia,
Fugga il dolore,
Sol riso e gioia,
Sol caro amore.
Nosco soggiorni
Ne' lieti giorni.
Nè s'odan mai
Querele o lai.
Ma dolce canto
Di vaghi uccelli
Pe 'l verde manto
Degli arbuscelli
Risuoni sempre
Con nuovi tempre,
Mentre ch'a l'onde
Ecco risponde.
E mentre alletta
Quanto più puote
La giovinetta
Con rozze note
Il sonno dolce,
Ch'il caldo molce,
E noi pian piano
Con lei cantiano.
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fuggire la noia ...fuggire il dolore!! si può?
RispondiEliminac'è un sano dolore e una sana noia e una sana conseguente fuga, che precede tutte le crescite e le evoluzioni?
La "fuga" proposta dal poeta è quella nelle braccia della natura e dell'amore. Quando siamo stati accolti in questo rifugio si sciolgono i canti... -:)
RispondiEliminabeh..in questo caso..allora quale miglior fuga??
RispondiEliminanon si può non condividere questo pensiero...:))))))))
in questo periodo fuggirei ovunque, anche al diavolo!
RispondiEliminamarina