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Lettera D'Addio di Gabriel Garcia Marquez
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Il miracolo segreto è uno dei racconti che compone il libro Finzioni di Jorge Luis Borges che in Italia è noto per la traduzione di Franco L...
Così termina il volo di chi
RispondiEliminaper andare troppo in alto
ha dimenticato di radicarsi bene in terra ...
Si forse è così, Serpente Piumato... e forse no... Icaro è giovane e una certa sfrontata spavalderia si potrebbe capire, ma Dedalo, il padre, cosa lo spinge a quest'impresa tanto ardita ?
RispondiEliminaIl fatto è che ci sono persone (non tutti, per fortuna o sfortuna) che non smettono di "osare" e vorrebbero riconquista la libertà da questo labirinto che è la vita -:)
Il volo dovrebbe essere ragion sufficiente, indipendentemente dagli spettatori o dalla sua durata,non pensi?
RispondiEliminaGombrich ha suggerito questa chiave di lettura, che mi pare interessante:
RispondiElimina"Il disastro, l’irreparabile, è sempre marginale. E’ lontano, piccolo. La fine, la chiusura, è sempre minima, irrisoria. E’ il contrario dell’utile, grottescamente inservibile. Il disastro, l’irreparabile è il niente. Il fuoco della vicenda è sempre da un’altra parte. Il disastro è sempre fuori scena, secondario. L’enorme peso del mondo è sempre spostato dall’altra parte della bilancia e la disastrosa solitudine del disastro è illuminata in pieno dalla luce più forte. La caduta e tutta la storia che la precede, tutta la disobbedienza di Icaro e l’amore di suo padre, tutte le raccomandazioni, finiscono per diventare microscopiche. La storia del disastro è ininfluente è il disastro è tale proprio perché totalmente inutile".
E. Gombrich, Bruegel, La caduta di Icaro, Ombre, Einaudi, 1999
Horror , mi hai messo una bella pulce nell'orecchio... peccato che dal mio fornitore il libro che citi non è disponibile (sembra esaurito). Dovrò andare in biblioteca a cercarlo...
RispondiEliminagrazie e ciao
Al di là delle riflessioni di Gombrich, io penso che nel dipinto di Bruegel, ognuno dei personaggi presenti ignora con assoluta indifferenza il dramma di Icaro, ne rimane estraneo, ne è cieco. Ogni cosa volge le spalle, ciascuno si occupa dei propri affari. Il vedere cieco. Nessuno degna di uno sguardo il giovanetto, caduto dal cielo, che sta annegando... penso ad oggi, a tutte le morti dei migranti sui barconi, alla nostra totale indifferenza, ancora al nostro vedere cieco...
RispondiEliminaScriveva Josè Saramago in Cecità: "Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono".
Buona Notte Guglielmo :))