venerdì 2 settembre 2011

Capitan de Catin (ultimo). Gli insetti di Sardegna studiati da un milanese

Il nome di Giuseppe Cedrati (detto Genè) certamente è sconosciuto ai più. Si tratta di uno studioso nato nel 1800 in un piccolo paese della provincia vicino al mio (Turbigo). Il padre faceva il Fattore  nella nobile casa degli Erba-Odescalchi e ebbe la fortuna di essere avviato agli studi. A 16 anni si trasferì per gli studi a Pavia e lì fu colto, oltre che da una grave malattia, dall'amore per la storia naturale ed in particolare per gli insetti. Laureatosi a 21 anni, si ritirò per i successivi sei nella casa paterna ad approfondire i suoi studi e a 26 anni fu chiamato come assistente alla cattedra di Storia Naturale nell'Università di Pavia e, successivamente nel 1830, a dirigere il Museo di Torino.
Che c'entra Giuseppe Cedrati con la Sardegna? Carlo Alberto gli diede l'incarico di fare studi sulla fauna e sulla flora di Sardegna e Cedrati con l'aiuto di Alberto Lamarmora (fratello del generale) fece alcune "campagne". Suo è uno studio sul Falco della regina (Eleonora) e l'individuazione di ben 56 specie nuove di insetti.
L'opera più "famosa" di Giuseppe Cedrati è Pregiudizi popolari sugli animali e c'è uno scritto del nostro anche sui pesci del Ticino con tanto di voci dialettali.

Ora Carlo Alberto era un sovrano alquanto autoritario, certo non amava quelli che andavano dicendo che la monarchia doveva essere abbattuta (e come si può dargli torto) e per questo aveva condannato a morte vari personaggi tra cui Giuseppe Mazzini, ma questo fatto che finanzi una "spedizione" naturalistica per studiare fauna e flora della Sardegna me lo rende simpatico...
Fate un (azzardato) confronto con la nostra classe dirigente d'oggi: pensate che possano fare una sola cosa che non sia per tornaconto personale?

E questa è l'ultima "coincidenza" trovata tra due terre lontane e tanto diverse...

PS Chi fosse curioso, può trovare il libro di Giuseppe Cedrati citato su Google Books

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