domenica 21 giugno 2009

De Corato e "decoratori"


Se non ci fosse di mezzo una pesante multa (€ 500, che corrisponde allo stipendio mensile di un addetto ad un cool center), la cosa si potrebbe prendere sul ridere. Infatti il vicesindaco di Milano che si chiama Riccardo De Corato ha inflitto una pesante multa ad un writer che ha "decorato" una vecchia fabbrica dismessa con un suo lavoro con l'assenso della proprietà dell'immobile. Come direbbero i latini "Nomen omen".
La motivazione di questo gesto è la lotta che sta facendo questo zelante amministratore all'abbruttimento derivante da scritte e murales che invadono in ogni dove la città. Ora Milano non ha bisogno dei graffitari per apparire brutta: basta solo girare non nel "salotto buono" del centro, ma nelle periferie e si vede che di abbruttimento ce n'è da vendere. Ma si sa che occhio non vede... Così anche i disgraziati campi nomadi spostati a destra e a manca e poi finiti sotto uno squallito cavalcavia vicino alla stazione Cadorna, devono "sparire" anche da lì perché "offendono" la vista dell'Assessore e dei "sensibili" benpensanti che lo sostengono.

5 commenti:

  1. Non sono d'accordo con te sulla "bruttezza" di Milano,che può essere stata abbandonata al degrado da amministrazioni poco attente, ma che resta bella di una bellezza schiva che adoro, e amata da molti (io tra questi, presuntuosamente insieme a Savinio,a Stendhal...).

    Concordo, invece, sul resto che scrivi.
    "Sporcare" immobili anche col permesso è inverecondo (ho usato, volendo, un termine arcaico).
    L'apparenza deve trasmettere pulizia.
    Per tutto il resto: povertà, lavoro in nero, degrado, mancanza di servizi, inquinamento...ci sono ovunque montagne di....tappeti e non solo a Milano, anche nei nostri piccoli paesi di provincia.

    Forse se qualche writer partecipasse a Grande Fratello o si facesse fotografare su Chi, l'opinione cambierebbe.
    Il mondo va così: se puoi firmare autografi va bene tutto quello che fai.
    Non esistono più nè pudore, nè principi, nè valori.
    Esiste solo la notorietà comunque conquistata.
    ginetta

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  2. davvero nomen omen! Sono ridicoli, provassero ad eliminare tutta quella montagna di pubblicità che copre le città, tutto quel volgare richiamo al consumo che si mescola alle meraviglie architettoniche! L'arte è degrado per loro che di spazzatura son fatti!

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  3. E la prospettiva che mi inquieta. Non ho dubbi sul "glorioso" passato di Milano. Amo anche i caseggiati di ringhiera (forse perché ci ho abitato anch'io). Ci sono angoli (ancora) favolosi, ma il disastro avanza con una rapidità impressionante e a macchia d'olio (purtroppo) invade la provincia che si uniforma all'ammasso senza alcun senso di centri commerciali, fast food e abitazioni delle tipologie le più fantasiose senza alcun senso estetico e neppure funzionale.
    Ginetta è meglio stare in compagnia di Savinio e Stendhal, ma è un altra Milano...

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  4. Ciao Guglielmo....non son di Milan...anche se concordo con il non sporcare...

    Ma resto su...
    (€ 500, che corrisponde allo stipendio mensile di un addetto ad un call center)

    Maaaaaaagariiii fossero 500euro!!!
    qui quando te li danno sono 200 e se te li danno,te li devi guadagnare a provvigioni....che chissà perchè...non rientrano mai...
    a tutto questo,leva la percentuale delle tasse,sul contratto co co co o simili aggiornati che è del 20% in alcuni casi...ed alla fine che ti mangi?

    Scusa...era solo un urlo del profondo sud...

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  5. @ Dark... Non c'è limite al peggio -:))) Ma si può andare avanti così?

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