giovedì 11 dicembre 2008

Questionario sui sentimenti

Tre domande:

1) Ci sono comportamenti "sentimentali" stereotipati per donne ed uomini? Elencane almeno tre (tra quelli che ritieni più frequenti) che ritieni "caratteristici" del genere.

2) Ritieni che la capacità di comunicazione dei sentimenti (pubblica o privata) sia una differenza di genere. Per intenderci che sia più facile o frequente per le donne che per gli uomini o viceversa.

3) Quale è stato, secondo la tua esperienza, il sentimento più difficile da esprimere.

8 commenti:

  1. visto che avevo scritto che le donne raramente tornano indietro avrei dovuto avere subito le mie risposte al questionario, invece mi accorgo di non saper rispondere, certo ogni tanto scherzo sugli uomini o sulle donne, mi divertono moltissimo quei girevoli che evidenziano il peggio sia maschile che femminile, ma se penso seriamente a delle caratteristiche non le trovo, spero sia un buon segno...
    il sentimento piu difficile da esprimere è stato l'odio, ma devo dire che da quando ho sperimentato la violenza liberatoria di uno schiaffone, a 51 anni, anche l'odio è diventato possibile, francesca2

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  2. Bene Francesca2. Le domande sono apparentemente semplici e le risposte includono la contestazione della stessa domanda. Non mi sbilancio oltre, per ora. Grazie

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  3. tre risposte:
    1) Le donne:
    - parlano molto dei loro sentimenti;
    -hanno continuamente bisogno di essere rassicurate dei sentimenti altrui;
    -sono accoglienti.
    Gli uomini:
    - "fanno" (costruiscono, corrono, sono disponibili a piccole incombenze) quando "amano" o "odiano";
    - hanno bisogno di essere "sostenuti" dalle persone amate;
    - hanno difficoltà ad ascoltare.
    2) Gli uomini parlano meno di ciò che sentono. Per una educazione maschile ricevuta. ("Non devi piangere, controllati, sii forte, non fare la femminuccia".
    3) il disprezzo.

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  4. Le donne parlano dei loro sentimenti (dice Frà). La mia esperienza è che ci sono donne che non ne parlano affatto dei loro sentimenti, anzi fingono di parlarne ma ti depistano: dicono una cosa per farne capire l'esatto opposto o forse per non farlo capire. Questo naturalmente avviene anche per alcuni uomini forse in maniera meno frequente...

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  5. penso che questa società ci alleni alle schermaglie amorose, al corteggiamento, e assai poco all'amore
    questo delirio consumistico avvolge anche il sentimento
    francesca2
    vorrei aggiungere che le donne "potrebbero" riuscire a tollerare meglio l'abbandono, forse perche mettendo al mondo dei figli devono avere nel codice genetico la capacità di lasciarli andare, nell'uomo mi sembra invece che l'abbandono scateni una paura che può essere difficile da razionalizzare

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  6. PREMESSA: Io appartengo alla schiatta da te detestata di quelle donne che credono alla differenza di genere.
    Ma di noi non devi credere che non sappiamo riconoscere o che non ammettiamo le eccezioni da una parte e dall'altra.O che ci sfuggono evoluzioni e involuzioni.
    ed ora passiamo al questionario:
    2)sì, ritengo che gli uomini parlino molto meno dei loro sentimenti, sia con le donne che con altri uomini, (con gli amici ad es.). E' l'esperienza che raccontano le donne, il silenzio o la reticenza dei propri sentimenti da parte dei loro compagni.E, per passare alla mia esperienza diretta, ho sentito infinità di uomini lamentarsi del desiderio delle donne di parlare di sentimenti. Cosa che di volta in volta li imbarazzava annoiava irritava ecc
    Anche io penso che l'assunzione del ruolo abbia un grosso peso in questo, ma penso anche che l'uomo biologicamente non ha avuto il compito di creare i legami affettivi tra esseri umani, (la donna doveva riuscire a convincere l'uomo a portare la preda alla grotta, se no restava affamata lei e i piccoli; per la donna il legame con il figlio era naturale, l'uomo doveva imparare a riconoscerlo come suo e ad amarlo)come ha invece ricevuto la donna e che questo ci abbia per così dire specializzate nell'esaminare i sentimenti e nel trasmetterli.E nell'insegnarli.

    3) anche per me l'odio è stato il sentimento più difficile da esprimere. La repressione è stata durissima per la mia generazione.

    1)non per sottrarmi, ma penso che i vari comportamenti derivino da una differenza a monte e che poi si manifestino in forme varie.
    La differenza a monte è l'importanza che riveste il rapporto d'amore nella vita di una donna e di un uomo. Il nucleo della nostra felicità è un rapporto d'amore appagante. Rispetto ad esso le altre forme realizzative restano secondarie anche in donne con mille interessi ambizioni voglie di affermazioni ecc.
    Il cuore dell'esistenza dell'uomo è la sua realizzazione nel sociale. Questo non fa degli uomini degli anaffettivi o delle donne delle sentimentalucce. ma spiega lo "sfasamento" dei loro bisogni.
    Permettimi di ricordarti che credo alle eccezioni e che ne ho anche conosciute.Ma le eccezioni non sono "gli uomini". "Gli uomini" sono la massa indifferenziata. idem per "le donne".

    In linea generale io, da rispettosa darwiniana, credo che l'animale che è in noi possa aiutarci a capire molto dei nostri comportamenti e della loro evoluzione.

    per ora basta, ma (con tono minaccioso) NON E FINITA QUI :-)
    ciao, marina

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  7. Bene. Era mia intenzione chiarirmi un po' le idee e mi pare che ci siano stati dei buoni spunti. Vorrei solo precisare che il mio odio è per i luoghi comuni riferiti a uomini e donne e non volevo mettere in discussione una differenza di genere (frena la macchina da guerra, Marina!). Ci sono comportamenti sicuramente differenti tra uomini e donne anche nei rapporti sentimentali, ma quello che volevo sottolineare è che spesso si trovano comodi degli stereotipi per adagiarsi in una tranquillizzante "normalità" . Grazie a tutti.

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  8. va bene rinfodero la spada ;-)
    ciao, marina

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