giovedì 29 ottobre 2009
Ti ho sognato
Ti ho sognato. Avevi la faccia imbronciata. Ti ho vista sempre così. C'era in te come un rancore verso il fato avverso: avevi governato la tua vita fino ad un certo punto e le cose sembravano andare nella direzione che volevi. Poi (ecco il fato) il vento è girato e le cose sono andate per un'altra strada e tu, da quel momento, hai cominciato ad inseguirle senza mai raggiungerle. Hai dovuto faticare. Ti sei graffiata l'anima. Alla fine ti sei rimessa in strada, ma quell'ombra ti è rimasta addosso come un marchio nelle carni.
Mi piaceva quell'ombra. Temevo sempre di imbattermi nella determinata sfrontatezza di prima, quella che ti aveva fatto credere di poter governare la tua vita. Ora c'era di mezzo anche la mia.
Ma ecco, ancora una volta, avevi creduto di poter dare una spallata al fato e invece quello ti ha beffato.
E' nella tua natura fare di queste prove e non saresti tu se non le facessi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Lettera D'Addio di Gabriel Garcia Marquez
Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi facesse dono di un pezzo di vita, probabilmente non direi tut...
-
Si te veco: me veco. Si mme vire: te vire. Si tu parle, c’è l’eco e chist’eco song’i. Si te muove: me movo. Si te sento: me sento. Si ...
-
Il miracolo segreto è uno dei racconti che compone il libro Finzioni di Jorge Luis Borges che in Italia è noto per la traduzione di Franco L...
Ci dici molto eppure troppo poco di questa persona! mi basterebbe l'età
RispondiEliminamarina
60 anni cos'è vecchi, anziani, giovani anziani ? E' davvero così determinante l'età ? Certo si capiva che di vita alla spalle ce n'era a bizzeffe -:) e le passioni si stemperano in sentimenti diversi ...
RispondiEliminaTò pnuèma pnèi òpou tèlei: il vento soffia dove vuole. E per loro, i Greci, mi pare che il caso, il vento del caso, fosse al di sopra degli dèi. Figurati degli uomini.
RispondiEliminaPer le donne, non so.
Non sono loro il caso, per noi uomini? Non sono loro il vento che può rapirci e sollevarci da terra, maldestri bipedi che si contentano di zampettare? Non ti vorrai mica mettere a competere con una donna, vero? - forse sbaglio, ma ho sentito qualcosa del genere nelle tue parole: una presunzione di parità.
@Rom. Se il "caso" degli uomini sono le donne (come sostieni) e le donne a loro volta sono travolte dal caso non c'è parità: noi uomini siamo soggetti al caso al quadrato rispetto alle donne -:)))
RispondiEliminaNon vorrai attribuirmi un atteggiamento con una donna assimilabile ai cosiddetti selvaggi che scambiavano la loro ombra o il loro riflesso per l'anima e guai a scattarsi da essa, ne andava della loro stessa vita -:) Noi oggi siamo assai più selvaggi -:)
Parole davvero toccanti ed ispirate.
RispondiEliminami bastava la decina! e invece ci sono donne che si consumano o crescono rapidissimamente
RispondiEliminaGuglielmo hai fatto uno stupendo errore di battitura! "Scattarsi" in vece di staccarsi. Sembra di vedere l'uomo che ha un balzo e si stacca dalla donna!
RispondiElimina@Marina. L'errore? Si me ne sono accorto, ma mi piaceva anche così e l'ho lasciato...
RispondiEliminaScusami Guglielmo se non stato assente da te, me ne dolgo..scusami..Maurizio
RispondiEliminaOla Maurizio, sei sempre ben accetto qui, ciao
RispondiEliminaLo so grazie Gulielmo, sempre affettuosissimo.
RispondiElimina