mercoledì 17 marzo 2010
Elogio della lentezza (in ritardo)
Quando dico a qualcuno che uso la napoletana per fare il caffè, mi guarda sempre con un sorriso benevolo, come a dire "Hai del buon tempo". Ed in effetti rispondo "Sono pensionato e posso permettermelo: non ho premura d'andare in nessun posto. Anzi ho del tempo da perdere". In realtà non si tratta di tempo perso , ma di tempo dilatato come se cercassi di guadagnare tempo dilatando l'istante e (cercando) di gustarmi il tempo (così) ritrovato. Insomma sono arrivato anch'io (per strade assolutamente meno accidentate e tortuose di Marcel Proust) "Alla ricerca del tempo perduto e del tempo (finalmente) ritrovato". Lo spero o almeno ci provo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Lettera D'Addio di Gabriel Garcia Marquez
Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi facesse dono di un pezzo di vita, probabilmente non direi tut...
-
Si te veco: me veco. Si mme vire: te vire. Si tu parle, c’è l’eco e chist’eco song’i. Si te muove: me movo. Si te sento: me sento. Si ...
-
Il miracolo segreto è uno dei racconti che compone il libro Finzioni di Jorge Luis Borges che in Italia è noto per la traduzione di Franco L...
io sono per il tempo assaporato, come il caffè
RispondiEliminamarina
x Marina. Si assaporato o gustato è meglio. Il mio era un artificio per ingannarmi... -:)
RispondiEliminal'arte della dolcezza infondo non ha paragoni
RispondiEliminaMaurizio