giovedì 11 marzo 2010

Il falso diventa vero

Chi mistifica dice il falso millantandolo per vero. La tecnica della comunicazione ci dice poi che continuando a ripetere un messaggio (poco importa se falso o vero) si finisce per accreditarlo e fargli assumere comunque una sua valenza di verità. 
Le leggende metropolitane (che fin dal 1944 lo studioso americano George Knapp ha perfettamente definito e in Italia ha approfondito il nostro studioso di tradizione orale Cesare Bermani con il suo Il bambino è servito) sono  definite: una precisa affermazione destinata ad essere creduta, trasmessa da persona a persona, solitamente di bocca in bocca, senza che siano presenti prove certe della sua veridicità. 
Ora se a questo passa-parola un po' ingenuo ed artigianale viene applicato un moltiplicatore scientifico come la TV, siamo di fronte all'industria della mistificazione.
La sera che il Governo escogitava l'ennesimo "decreto interpretativo" per truffare la legge elettorale, Emilio Fede apriva in suo TG4 con le seguenti notizie: il traffico, il maltempo e Carla Bruni che va ad un ricevimento pubblico senza reggiseno.

4 commenti:

  1. Semplicemente condivisibile, quello che scrivi.
    Ora, noi non siamo geni. Queste cose, se non altro perché sono semplici.... anzi, no, ritiro questa affermazione: le cose semplici gli stupidi non le capiscono, e gli stronzi le negano subito - allora: queste cose le sapevano anche quelli della sinistra quando la sinistra stava al governo. Ma non hanno messo la necessità di fermare il pericolo evidente che correvamo al primo posto tra le cose da fare - fare, non dire di fare.
    Ci sono delle partite in cui uno vince perché l'avversario è proprio una schiappa, o l'avversario ha nel suo dna storico la spinta masochistica a farsi battere: non può vincere, non deve vincere, o forse perché per tutto un periodo non doveva vincere se no erano guai assai grossi, e ora ormai, come spesso accade, continua a farsi battere anche quando non ce ne sarebbe più il motivo, e nel caso vincesse deve subito fare in modo di far casino e ridare potere all'altro.
    Non so se hanno voluto, che arrivassimo al presente attuale; posso ipotizzare che non hanno voluto impedire che ci si arrivasse.
    Non hanno potuto?
    Ancora peggio: ce lo dovevano dire, semmai.
    Se non hanno potuto e non ce lo hanno detto, non mi piace per niente. Non dovevamo sapere perché, non potevano?

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  2. Attribuisco senz'altro alla scientifica manipolazione dell'informazione, dell'opinione pubblica e della cultura il mancato avverarsi della profezia di Montanelli, secondo cui il miglior antidoto al berlusconismo sarebbe stato lasciarlo governare, per provocare così una sana reazione immunitaria da parte della popolazione.
    Montanelli non aveva considerato quanto sia in grado di minare le difese immunitarie l'uso criminale della tv, in un regime di monopolio dittatoriale.
    Certo, per arrivare agli attuali livelli di degenerazione, ma anche solo per permettere che quel monopolio prendesse corpo, sono servite anche altre simpatiche componenti del nostro patrimonio genetico, chiamate mafia, corruzione, opportunismo, individualismo, pressapochismo, immaturità.
    Tuttavia qualche segnale interessante di risveglio dal coma si sta verificando ultimamente, e non per niente il caimano strilla e mostra i denti...
    Attendiamo gli sviluppi senza perdere la speranza.

    Un saluto.

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  3. anch'io voglio riferirmi a Indro Montanelli quando diceva che berlusconi ce lo siamo meritato, così avremmo capito chi è veramente. ma perchè la quasi metà degli italiani è così ottusa?
    la manipolazione sia personale che politica suscita in me una forte indignazione.
    questa mattina ho fatto colazione ascoltando la tua musica, sempre bella, e sto meglio.
    ciao simona

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  4. x Simona. La musica fa sempre bene -:))) Il resto meno...

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