mercoledì 31 dicembre 2008
RICCARDO BARENGHI su LA STAMPA di oggi. La nuova guerra a Gaza
Se fossi un ebreo che vive a Gerusalemme non so se tratterei con Hamas, e se fossi un palestinese che vive a Gaza non so se tratterei con Israele. Forse, se fossi l’uno farei la guerra all’altro, e viceversa. Anche sapendo che quella guerra non porterebbe a nulla, anzi peggio: porterebbe, come ha portato finora e continuerà a portare nel futuro, ad altre guerre, morti, feriti, distruzioni, odio su odio.
Commento. Ho anticipato troppo il brindisi di fine anno. La guerra è ripresa contro ogni logica o forse per logica conseguenza di un odio che continua. Chi occupa, costruisce muri, mette restrizioni al movimento delle persone, blocca energia e viveri e dice che è l'altro che ha rotto la tregua. Gli integralisti di Hamas vogliono tutto tranne che la pace con Israele. Una impasse che porta solo nuove sciagure.
Chi potrebbe imporre soluzioni di pace, tifa per un contendente o l'altro e quindi perde di crebilità come mediatore.
Siamo veramente incapaci di ragionare fuori dalla logica della forza e delle armi.
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Da entrambe le parti c'è chi ama più la guerra che la pace.
RispondiEliminamarina, afflitta e scoraggiata