domenica 31 agosto 2008
Agnolo Bronzino, L'Allegoria dell'Amore e del Tempo, 1546 circa
Al centro del quadro Cupido e Venere si baciano e si carezzano lascivamente, anche se Cupido sembra un androgino. Venere cerca di sottrarre una freccia dalla faretra di Cupido che, a sua volta, ha una mano sui capelli di Venere per arrivare al suo diadema. Entrambi stanno perseguendo la stessa finalità: quella di sottrarre qualcosa senza che l'altro se ne accorga. Venere disarma Cupido privandolo della freccia e Cupido disarma Venere privandola del suo diadema. Si ingannano a vicenda.
Nel particolare sotto.
La Frode (come l'Inganno o l'Ipocrisia), ha come caratteristica fondamentale la duplicità: per questo il viso della ragazza che rappresenta la Frode è bellissimo ed il corpo orribile, per questo le mani sono scambiate, per questo non sta in primo piano, ma si nasconde dietro al putto, che è il simbolo del Piacere e del Gioco.
In un quadro allegorico viene sintetizzata la bellezza e l'inganno dell'amore (con gli altri ingredienti della gelosia - la vecchia nell'angolo-, della passione e della follia). Dietro a tutto il tempo che chiude il sipario col suo grande mantello.
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