Prima di te
era un luogo di gogna la mia vita,
fra mura di ferro feroce;
era teatro d'un maniaco dramma
che declamavo dinanzi a nessuno:
Io ripeteva a perdifiato un'eco,
Io era scritto su tutti gli specchi,
Io, pronome di luce e di sozzura,
orbita avara che in sé si consuma,
libertà aguzzina di se stessa.
Ora è una strada per cadere insieme,
un fiume nero, ma so dove va.
(Nota mia. C'è speranza se questi miracoli ogni tanto avvengono...)
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