sabato 17 gennaio 2009
Affettati e papatine fritte
Affettati e papate fritte è la cena che mi ricorda innanzitutto l'infanzia. La domenica sera questo era il "piatto del giorno", naturalmente davanti al secondo tempo della partita che trasmetteva la RAI. Mentre mio padre preparava le patate fritte, il mio compito era quello di disporre gli affettati sul piatto di portata. Ed era un compito al quale mi dedicavo con attenzione: prosciutto crudo e cotto ben disposti intorno ed il salamino in mezzo tragliato a grosse fette. Andavo (in bici, naturalmente) verso sera in uno dei due negozi che vendevano affettati (Stefanino o Commercio) e lì, attendendo il mio turno, ordinando con tono sapiente quanto volevo. Solo nel caso ci fosse carenza di pane, andavo da Benedetto che aveva dell'ottimo pane giallo che vendeva anche a mezze forme. A mio padre piaceva molto quel pane, spalmato con burro e cosparso di sale. Ma il sig. Benedetto (che era un bell'uomo alto e magro) aveva una moglie piccola e grassoccia che quando affettava il prosciutto non disdegnava di mettersene una fetta avanzata in bocca. La cosa non mi piaceva affatto e mio padre conveniva con me che forse era meglio prendere solo la mezza forma di pane giallo. Il Sig. Benedetto aveva problemi di nervi: era un animo sensibile, forse troppo, scriveva persino poesie che però non recitava a nessuno. Ora comunque son morti tutti e due, Benedetto e sua moglie un po' grassoccia. Stefanino ha chiuso da tanti anni il suo negozietto con il merluzzo in ammollo sul bancone e la carta azzurra per confezionare il cartoccio dello zucchero sfuso. Al Commercio ora vendono "capriolo con polenta" o "caseula" da asporto.
"Affettati e patate fritte" mi ricorda anche altro, altrove. Ma questa è un'altra storia che non racconto. Troppo triste. Finirebbe per cancellare quel quadretto della mia infanzia.
P.S. C'era anche mia mamma e due sorelle in quel quadretto familiare, ma la prima alcune volte (soprattutto la sera) si vedeva esautorata dalla cucina dagli uomini, le seconde si tenevano a distanza: c'era già troppa gente ai fornelli e, si sa, i cuochi sono litigiosi e non accettano consigli. Le due sorelle non ne soffrivano affatto per questa esclusione.
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Ti prego dimmi chi suona la sublime slide guitar in sottofondo...Ry Cooder, il Vecchio Eric? fantastico brano...
RispondiElimina@Chiara. Feelin'Bad Blues suonato da Ry Cooder. La colonna sonora del film Paris Texas è su questa lunghezza d'onda. Ciao. guglielmo
RispondiEliminaTroppo bello questo brano...Non poteva non essere il magico Ry Cooder...esitavo pensando potesse essere "manolenta", ma quell'atmosfera da profondo Mississippi ce la può metter solo lui...
RispondiEliminaGrazie
A me questi squarci sul passato incantano sempre
RispondiEliminagrazie, marina
@Marina. Ci incanta il passato. Ma l'oggi ci incanta ugualmente?
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