Il cardinale Severino Poletto, arcivescovo di Torino ha dichiarato che "la Nuova Linea Torino Lione è indispensabile. L'opera deve essere costruita e deve essere fatta bene. La Chiesa ha il dovere di educare e quindi deve spiegare e far capire ai fedeli l'utilità di questa grande opera pubblica". Il tema è stato accennato in un incontro tra il cardinale e gli amministratori pubblici torinesi, a Pianezza (Torino), incentrato soprattutto sulla crisi economica.
Devo dire che il Cardinale Poletto è una figura che mi ha sempre favorevolmente ispirato: sarà quest'aria un po' ascetica e dimessa, quella faccia un po' scavata e con una espressione sofferente, sarà perché ogni tanto parla anche con gli operai e visita le carceri della città di Torino. Insomma è una figura che aveva una sua dignità.
Ma (si sa il diavolo mette sempre le sue corna ovunque) questo intervento è un bello scivolone e dimostra un dato che è diventato costante nella storia della chiesa degli ultimi secoli in Italia: la chiesa se ne sta sempre dalla parte dei "forti", del "potere", dei "vincitori". Naturalmente lo fa per il bene del suo popolo, anche quando questo popolo è recalcitrante, è massacrato e deve subire ogni abuso e saccheggio del proprio territorio.
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Fosse l'unico scivolone; sul caso Englaro ne ha fatto uno ben più tosto e grave a mio avviso.
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