mercoledì 28 gennaio 2009

Una serata, un bel ricordo

Per circostanze assolutamente casuali, sono stato invitato a commemorare il "Giorno della memoria" in un piccolo paese vicino al mio, nella profonda provincia milanese. All'imbarazzo iniziale per questo impegno davvero impegnativo, è subentrato lo stimolo a costruire una serata non celebrativa o falsamente retorica, ma qualcosa che toccasse le corde "giuste". Niente relazione introduttiva, niente commiserazione delle vittime, ma rievocazione emozionante di testimonianze (una raccolta per l'occasione da un vecchio militare deportato a Danzica direttamente dalla Grecia). D'altra parte è la caratteristica di questa giornata quella di riproporre testimoni di quei fatti terribili; gli storici annaspano ancora in un mare di incertezze, di documenti lacunosi, di vere e proprie occultazioni o depistaggi della verità, mentre chi ha vissuto sulla pelle la tragedia sente ancora bruciare il marchio del numero e proprio perché è sopravvissuto non può fare a meno di raccontare e ricordare ogni cosa, anche la più terribile.
Alla fine della serata, a cui non hanno partecipato più di 20 persone, mi sono sentito di ringraziare gli organizzatori dicendomi onorato di questo invito.
In cambio, con un gesto che mi ha emozionato, ho ricevuto in regalo un pacco di libri di quelli che si pubblicano nei paesi e che trovano solo un pubblico di estimatori locali, preziosi reperti di una editoria minore ricchissima. Un piccolo gesto di stima e di ringraziamento degli organizzatori, ma sentivo di dover io ringraziare loro.

3 commenti:

  1. ti avrei ascoltato volentieri, ma sei talmente NORDISTA!
    marina

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  2. Per mia fortuna non esistono registrazioni video o audio -:))
    A testimoniare l'evento solo 4 foto.

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