lunedì 13 aprile 2009

Ci sono luoghi


Ci sono luoghi che sembrano abbandonati e lo sono. Non "servono" più a niente e a nessuno
. Eppure un caparbio rispetto o leggendaria superstizione li ha in qualche modo mantenuti nel tempo. Ne sono rimasti dei "resti", delle ombre
che evocano qualcosa (o forse niente) a chi passa per caso o li cerca per curiosità. Le rovine parlano ( a chi le sa ascoltare) di uomini e di donne, di fatica e lavoro, di malattia e di morte, di fede e di incredulità.
Una chiesa senza tetto: cosa c'è di meglio per scrutare il cielo cercando di cogliere un segno di un dio muto? Un cancello chiuso custodisce uno spazio vuoto, pieno di nulla (è questa la sua ricchezza da proteggere?). Finestre da dove è possibile solo guardare dentro su panorami di mattoni allineati. Sulla tomba i fiori di stagione crescono e appassiscono: la natura che ha travolto l'uomo morto "per morbo di spagnola nell'Agosto del 1918" ora sembra risarcirlo con questo delicato omaggio.  
Ci sono luoghi che sembrano abbandonati, ma sono più pieni di vita di un centro commerciale.


   







2 commenti:

  1. bellissimi luoghi e bellissima riflessione. Io sto con i luoghi vuotii e contro i centri commerciali
    marina

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