sabato 25 ottobre 2008
Ape e trifoglio, Emily Dickinson e forse (non) basta...
Ape e trifoglio per fare un prato.
Ape, trifoglio e sogno.
Se le api sono poche
Il sogno basterà – solo
Emily Dickinson, 1880
Nota a margine di un viaggio (fatto o immaginario). A volte il sogno non basta. Bisogna aver visto il prato e l’ape per sognare. Il sogno vuoto di immagini è terribile, molto simile alla morte, forse. Ma il sogno crea una realtà e c’è chi dice che sia migliore della vita “sveglia”. Forse (a volte viene il dubbio) la vita non è affatto “sveglia” come si ha la pretesa di credere e ci pensa il sogno a “svegliare” quello che si ha dentro. Si pensa così d’essere svegli nella vita e invece lo si è (inaspettatamente) quando l’intelletto e la volontà sono temporaneamente velati dal sonno.
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Si te veco: me veco. Si mme vire: te vire. Si tu parle, c’è l’eco e chist’eco song’i. Si te muove: me movo. Si te sento: me sento. Si ...
La nostra coscienza è limitata; il sogno è illimitato, attinge al patrimonio immaginale di tutta l'umanità e può esprimersi liberamente proprio perchè viene fatto quando la coscienza è assopita. Essendo non razionale, il sogno si esprime in immagini che poi la nostra coscienza deve accogliere, sentendone la tonalità affettiva. La poesia, che crea immagini con tonalità affettive, ha molte affinità col sogno: entrambi ci fanno accedere a nuove realtà interiori.
RispondiElimina@giorgio. Si E' un mondo tutto da scoprire... ciao
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