lunedì 24 novembre 2008

Ottimisti versus pessimisti (una vittoria scontata)





E' meglio credere a chi (seppure bugiardo patentato) sostiene che bisogna essere ottimisti e sorridere al futuro o a chi (altrettanto poco credibile) sostiene che siamo sull'orlo della bancarotta e bisogna tirare la cinghia ?
Se la domanda si pone male la risposta non può essere che conseguente: a vantaggio del primo ed a sfavore del secondo !

La comunicazione conta, eccome... E gli errori si pagano...

4 commenti:

  1. la povertà aguzza l'ingegno e regala piaceri sconosciuti

    niente puo sembrarmi piu lontano dei discorsi di chi fa politica ragionando sul povero e sul ricco perche non sa di cosa parla in entrambi i casi

    francesca2 elogio della povertà

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  2. @francesca2. La povertà , fino ad un certo punto, aguzza l'ingegno poi vi è una soglia che oltrepassata travolge la vita, purtroppo.
    Non faccio del qualunquismo sulla politica, perché di tutto ha bisogno l'Italia tranne che di qualunquismo. Constato che gran parte degli uomini migliori che stanno in questo paese si tengono ben lontani dalla politica che in gran parte è corrotta, succube di lor signori ed inetta. Non smetto di pensare che il problema sia la selezione della classe dirigente di questo paese che non funziona.
    Ciao e grazie per l'attenzione...

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  3. non vorrei essere troppo pessimista, ma credo che il nostro Silvio inganni solo chi vuole essere ingannato e che di conseguenza il problema non sia il nostro, ma il paese che lo ha scelto . . .
    con stima
    Rocco

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  4. @Rocco. Ma se riesce ad ingannare sulle problematiche sociali che dovrebbero essere il punto di forza di una qualsiasi forza dal "democratico" in poi (verso sinistra, intendo), allora si che il problema è nostro...
    In questi anni chi ha avuto maggiori attenzioni sulle condizioni sociali ed economiche nella maggioranza di Berlusconi è stata la destra e anche questo ci dovrebbe far pensare allo "sfondamento" di Forza Italia e soci anche in roccaforti operaie...

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