(La musica che ascoltate in sottofondo)
"Sposa son disprezzata" libretto di Agostino Piovene.
Sposa son disprezzata,
fida son oltraggiata,
cieli che feci mai?
E pur egl'è il mio cor
il mio sposo, il mio amor,
la mia speranza.
L'amo ma egl'è infedel
spero ma egl'è crudel,
morir mi lascierai?
O Dio manca il valor
valor e la costanza.
Commento. Il preludio a questa cantata ci conduce lentamente e solennemente in una attesa piena di tensione emotiva e di rassegnata premonizione di eventi tragici. Dalle prime parole capiamo subito che l'argomento è l'amore non corrisposto, il tradimento, la sofferenza d'amor.
La sposa è "disprezzata" perché non più amata, mentre lei ama ancora. La sua disperazione è capire che il suo amore è inutile.
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