venerdì 13 marzo 2009

Silenzio

Le parole sono preziose, ma più prezioso è il silenzio
Nietzsche aveva intuito che la parola è
uno strumento di resistenza contro la conoscenza:
"Le parole ci impediscono il cammino. Ovunque i primitivi stabilivano una parola, credevano di avere fatto una scoperta. Ma come diversamente stavano le cose in verità! Essi avevano toccato un problema e, illudendosi di averlo risolto, avevano creato un ostacolo alla sua risoluzione. Oggi, ad ogni conoscenza, si deve inciampare in parole dure come sassi, eternizzate, e invece di rompere una parola ci si romperà una gamba" (Aurora, 47).

3 commenti:

  1. Ognuno il silenzio lo fa come può, con l'assenza di parola, con la lettura, con la musica, camminando, davanti al mare...
    e guarda, ho aperto il tuo blog e ho trovato questa immagine perfetta, almeno per riflettere anche un solo momento a quanto sia preziosa la capacità del silenzio che non è vuoto e a come basterebbe poco per riavere attraverso il silenzio lunghi momenti di serenità.

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  2. @Luz. Si hai colto il senso della pausa di silenzio che mi sono imposto ed ho proposto a chi passa di qui.

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  3. Ciao, sono tornata a trovarti.
    Il tuo quadro e la musica mi hanno ricordato le sensazioni provate al Teatro del Silenzio di Lajatico, voluto da Boccelli: una collina che non ha altro palco che un laghetto e una sfera di Pomodoro come sfondo (prima c'era un viso ad occhi chiusi di Mitoraj, senza costruzioni fisse, con psti a sedere smontabili, da cui si domina, di giorno, un paesaggio che, se non conosci ti consiglio. Di giorno si sente il gracidio di qualche rana e il canto di uccelli e la notte diventa (ogni tanto) teatro per ascoltare la migliore musica che possa esistere.
    Un teatro senza pareti e senza soffitto in cui ti senti tutt'uno con la natura e con te stesso.
    g

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